Le benefiche acque della Val di Pejo

Alla scoperta delle Terme di Pejo

Le preziose acque che nascono nel cuore del gruppo montuoso dell’Ortles Cevedale, giungono fino alle Terme di Pejo, uno degli stabilimenti termali più antichi del Trentino e uno dei pochi aperti sia durante l’inverno che durante l’estate.

“Un’acqua da bere, un vapore da inalare, un’acqua in cui immergersi oppure nuotare…”

Cosa puoi fare alle Terme di Pejo?

1. La cura idropinica:

L’acqua della Val di Pejo è un’acqua di tipo medio-minerale, particolarmente indicata in caso di carenza di ferro e con un’azione regolatrice di vari organi e apparati. Fin dalla metà del 1600 quest’acqua fu oggetto di numerosi studi scientifici utili per comprenderne meglio le caratteristiche.

Quest’acqua viene utilizzata prevalentemente nella cura idropinica per le malattie gastroenteriche e renali ma anche nella balneoterapia e nella terapia inalatoria. La presenza del ferro nella forma di ione ferroso, rende l’acqua minerale di Peio particolarmente idonea per la cura delle anemie, del linfatismo e della clorosi, in quanto questo elemento consente un ottimo assorbimento e fissazione del ferro nei globuli rossi.

L’acqua diventa quindi sinonimo di benessere, ma soprattutto di salute.

Sgorga a Peio Fonti a 1397 metri di altitudine da cinque diverse fonti, con proprietà differenti: il Fontanino di Peio, la Fonte S. Camillo, l’Antica Fonte, il Fontanino di Celentino e la Fonte Alpina.

Sono tre le sorgenti alle quali attingono le Terme di Pejo, tre i diversi tipi di acqua che è possibile assaggiare:

Fonte Alpina: è un’acqua oligominerale a bassissima concentrazione di sali, una delle acque più leggere e facilmente digeribili che si conoscano.

Antica Fonte: un’acqua medio-minerale, acidula, ferruginosa e carbonica, è caratterizzata da un alto tasso di anidride carbonica.

Nuova Fonte: o Fonte San Camillo. Quest’acqua anch’essa medio-minerale ad alto contenuto di anidride carbonica, è leggermente più calda rispetto alle precedenti fonti.

Bere l’acqua delle Fonti di Pejo fa indubbiamente bene, ma quest’acqua non si limita a farsi bere…

2. Le cure inalatorie:

Dal banale raffreddore, alle problematiche più importanti, le Terme di Pejo offrono la possibilità di ostacolare i vari disturbi legati alla respirazione grazie alle diverse tecniche applicate in sede, autorizzate e supervisionate da angiologi, otorini e medici specialisti.

Durante le cure inalatorie, il flusso di vapore viene indirizzato alle vie aeree grazie a molteplici tecniche quali l’inalazioni a gettito diretto, l’aerosol e acqua fluente, l’aerosol sonico e ionico, e la doccia nasale micronizzata.

3. La Fangobalneoterapia

L’applicazione di fanghi maturati con l’acqua minerale bicarbonato-ferruginosa di Pejo, riduce le infiammazioni delle articolazioni e scioglie le contrazioni muscolari. Il ciclo di cura consente un’azione anti-dolorifica prolungata nel tempo.

4. Il Percorso Flebologico

Il percorso flebologico è un’evoluzione in chiave termale del percorso Kneipp. Il trattamento prevede il continuo passaggio in due vasche, una calda ed una fredda e dona una piacevolissima sensazione di leggerezza alle gambe. La ripetizione giornaliera riattiva il microcircolo, contrasta la formazione di gonfiori e previene gli accumuli di cellulite.

5. Le Cure riabilitative

La riabilitazione in seguito a un trauma si svolge con il supporto di fisioterapisti nella piscina termale. L’acqua minerale della Val di Pejo, facilita il recupero della motilità e contrasta i dolori di origine articolare.

Per velocizzare la ripresa delle attività motorie è possibile sfruttare l’associazione della fisioterapia professionale con l’idroterapia termale, in particolare negli esiti di traumi ed incidenti sportivi.